Caro Mimmo
mi hanno detto di te che eri una persona molto dolce, gentile e disponibile verso i poveri e i deboli come i tuoi amici diversamente abili che spesso caricavi in macchina e portavi in giro cantando e schiamazzando per farli ridere. Insomma eri una persona davvero speciale, ma non tutti avevano di te questa opinione.
Ben presto i malavitosi e i camorristi hanno cominciato a detestarti, a considerarti un personaggio scomodo, da eliminare.
Cosi una mattina di novembre mentre ti recavi al tuo lavoro di medico ti hanno ucciso sotto gli occhi di tua madre che inorridita ti stava salutando, come faceva sempre dalla finestra di casa.
La tua morte ha procurato in me, come in tutti, un dolore immenso e una rabbia enorme per le cose belle che sicuramente avresti realizzato e che ti hanno impedito di compiere. Li sento agitarsi in me e credo che potrei esplodere, il mio unico modo per calmarli è scriverti.
La tua crudele morte è stata silenziosa e improvvisa senza darti il tempo di lasciare una parola,una carezza un abbraccio ai tuoi cari.
Te ne sei andato con il sorriso stampato sul volto e lo stupore negli occhi increduli, cadendo in un sonno che durerà tanto per chi ti ama e desidera riabbracciarti. Mi consola che stando ora tu vicino alla sorgente del tuo amore per gli altri, essendo, come hai scritto in una tua poesia, immerso nell’amore ora puoi amare per sempre.
Io sono certa che sei felice e ci guardi dall’alto, e sei un nostro angelo. Non ti ho conosciuto ma riesco persino a sentire la tua voce calda che ci parla di impegno civile per gli ultimi, come sei stato visto fare in un comizio.
Ebbene io voglio dirti la mia riconoscenza. Ora, grazie a te, finalmente so perché sono nata e se voglio che la mia vita abbia un senso devo impegnarmi per migliorare il mondo, come hai fatto tu, Mimmo.
Se ognuno di noi darà un piccolo contributo, sono certa che il mondo sarà migliore. Sogno di provare la gioia che provavi tu quando sceglievi il bene per tutti.
Con affetto
Miriana
II Media I.S. “Merliano-Tansillo”, Nola