È triste novembre
ma la rossa vitalba
copre muri e
cancelli.
A novembre il Poeta
giacque
spezzato da spranghe
E ruote
novembre ancora e
al Poeta trapassò la gola
il piombo…
Briganti
stupidi distrussero
intelligenze,
zittirono voci.
Sullo sterrato
Della provincia romana.
sulle pietre vesuviane tacque la Poesia.
Pianse l’Umanità povera
pianse la Speranza…
pianse la Gente
umile e sincera
pianse la Gioia…
Ma:
“rideranno i giusti”
e la “poesia in forma di rosa”
già copre di profumo
e petali leggeri il fiume
della vita che avanza
e i suoi bubboni neri…
Geppina Casillo